INDAGINE GEORADAR
Normativa di riferimento:
ASTMD 6432-99
Georadar. Strumento sviluppato per l’indagine non invasiva del terreno in alta risoluzione e in profondità. Rappresenta la più avanzata e sofisticata metodologia di indagine non distruttiva dedicata alla ricerca di servizi e strutture interrate. Il GPR utilizza brevi impulsi (1-2nsec) di onde elettromagnetiche ad alta frequenza (25MHz-2000 MHz) inviati nel sottosuolo per ricevere echi riflessi dalle superfici di discontinuità di materiali a differente caratteristica dielettrica, presenti all’interno del mezzo indagato.
Applicazione:
Profondità di penetrazione e risoluzione dipendono dalla frequenza delle antenne, dalle proprietà elettromagnetiche del terreno e dalle caratteristiche dei bersagli.
Il GPR è potenzialmente in grado di rilevare qualunque anomalia nel sottosuolo, grazie al contrasto tra le proprietà elettriche del materiale (metallo, cemento, muratura, pvc, polietilene, ecc.) e quelle del terreno.
Indipendentemente dal budget, dall’ambito o dall’importanza di un progetto, il conseguimento di informazioni precise sul sottosuolo offre una serie di vantaggi di fondamentale importanza:
- Minimizzazione dell’impatto sul traffico veicolare
- Ottimizzazione degli scavi (scavare nel posto giusto al primo colpo )
- Minimizzazione dei rischi di danneggiamenti
- Riduzione dei tempi di scavo
- Riduzione dei costi e dello sperpero di risorse
Il Georadar, essendo un’indagine non distruttiva e non invasiva, è in grado di fornire un’immagine del sottosuolo di rapida esecuzione, economica, oggettiva, verificabile e precisa, fornendo il 100% di copertura della zona di progetto.
Le applicazioni dello strumento sono:
- Mappatura di condotte e strutture in zone urbane ed extraurbane;
- Localizzazione di armature, fusti e serbatoi sepolti;
- Ricerche archeologiche, monitoraggio di edifici storici;
- Indagini strutturali su pareti e pavimentazioni (edifici, calotte di gallerie, ecc.);
- Monitoraggi di massicciate stradali e ferroviarie;
- Analisi profili stratigrafici e caratterizzazione del terreno (indagini geolitologiche);
- Monitoraggi in fori pilota verticali e/o orizzontali per l’individuazione di fratturazioni, cavità o manufatti sepolti.